La mediazione familiare rappresenta uno strumento che offre alla coppia un’occasione per promuovere risorse e poter sperimentare la separazione in modo meno conflittuale, in particolare se in presenza di figli. 

  • A chi è rivolta e a chi può servire

    Questo percorso risponde, dato il numero crescente di separazioni e divorzi, a un necessario snellimento giurisdizionale, soprattutto dopo l’introduzione della nuova legge sull’affidamento condiviso del febbraio 2006, che consente a entrambi i genitori di poter mantenere un rapporto affettivo con i propri figli, anche in termini di tempo, educazione e cura. Questa legge ha introdotto importanti aspetti legali per la mediazione familiare, ponendola come strumento integrativo e alternativo al processo giudiziario. Alla mediazione familiare possono partecipare, in alcuni casi e dopo averne discusso ampiamente con gli ex coniugi, anche i figli e gli avvocati delle parti. Spesso, sia in privato sia in tribunale, la modalità di relazione della coppia è l’aggressione, la polemica, la delusione per il fallimento del matrimonio, ma soprattutto l’insofferenza derivante dal prolungarsi di litigi e conflitti che nessuno dei due riesce a tradurre in proposte concrete. La mediazione familiare è un percorso consigliato sia per coppie coniugate sia conviventi, in fase di separazione o già separate o divorziate. Può essere utile in tutte le fasi, perché si adatta a ogni tipologia di coppia e alle differenti necessità.

    Coppie in crisi: nel caso che uno solo dei partner voglia la separazione; nel caso che entrambi siano decisi alla separazione

    Coppie separate di fatto: nel caso una coppia sia in conflitto sull’affidamento e/o su questioni economiche 

    Coppie già separate legalmente: gli accordi tra le parti sono difficili o insoddisfacenti per uno o per entrambi   

    Coppie separate da tempo o divorziate: gli accordi stabiliti in tribunale non sono mai stati soddisfacenti o non sono più congruenti con le condizioni di vita

  • Quali sono i vantaggi

    La mediazione è un’occasione per essere ascoltati in un ambiente neutro e senza alcun pregiudizio. E’ un percorso dove sono le persone stesse a trovare degli accordi sui bisogni di tutti, in particolare dei figli, prima che sia il giudice a scegliere per loro. Si pone dunque come punto di ascolto per le coppie che si separano e che vogliano comunque continuare ad essere buoni genitori. 

    La mediazione è utile quando:

    • ci sia il bisogno di affrontare e gestire le difficoltà emotive e organizzative legate alla separazione
    • ci siano difficoltà legate a una comunicazione troppo esasperata e conflittuale, non siano più considerati i bisogni dei figli ma si è più concentrati sulla “vittoria” sull’altro
    • ci sia la necessità di trovare soluzioni concrete e durature per sé e per i propri figli 

  • Il ruolo del mediatore

    Il mediatore opera come un terzo imparziale, gestisce il processo di mediazione aiutando la coppia a comunicare in modo costruttivo e ad assumere decisioni responsabili e condivise

    Durante il processo di mediazione le parti vengono invitate ad esprimere i propri disagi, le proprie necessità e le preoccupazioni comuni e il mediatore si concentra sugli accordi presenti e futuri, discute in modo congiunto con i genitori a proposito dei figli e sulle questioni economico- patrimoniali, aiutando i partecipanti a negoziare sulla scelta delle soluzioni. Obiettivo fondamentale è che la coppia stessa arrivi a un accordo che possa consentire un clima di cooperazione tra le parti.